La fantascienza
Scrivi il tuo racconto di fantascienza a partire dai seguenti spunti:
-Ambientazione in un futuro distopico
-Minaccia esterna da combattere
-Incontro con l'ignoto che determina curiosità e desiderio di conoscenza
-Limiti e responsabilità dell'uomo.
Il migliore vincerà un premio!
MI DICE CHE IL COMMENTO È TROPPO LUNGO, QUINDI GLIELO MANDO TRAMITE EMAIL. SCUSATE PER IL DISAGIO
RispondiEliminaL’anno era il 3041. Il mondo non era finito in un’esplosione, ma in un silenzio terribile.
RispondiEliminaL’umanità, consumata dalla sua sete di controllo, aveva estinto quasi ogni forma di vita naturale. Rimanevano solo città-arcologia, immense strutture autosufficienti che ospitavano i pochi superstiti, separati da sterminate terre morte.
La vita era monotona, meccanica, regolata da Eidolon, un’intelligenza artificiale globale creata per mantenere l’ordine. Tuttavia, sotto quella stabilità apparente, c’era una preoccupazione che pochi si azzardavano a a nominare: il pianeta era vivo, ma stava morendo.
Un giorno, una trasmissione sconosciuta interruppe il silenzio delle reti globali. Un suono antico,proveniva dall’Ombra, una vasta regione chiusa da secoli, dichiarata inabitabile. Il messaggio era semplice e inquietante: “Vieni. È ancora vivo.”
Aris, un giovane tecnico incaricato di monitorare le strutture di Eidolon, fu il primo a notarlo. Diversamente dagli altri, che liquidarono l’anormalità come un errore, Aris ne fu affascinato. La curiosità era un lusso dimenticato, ma per lui divenne un’ossessione.
In segreto, rubò un vecchio veicolo terrestre e si avventurò oltre il confine. Il passaggio nell’Ombra fu come entrare in un altro mondo. Non c’era il deserto morto che si aspettava, ma un paesaggio surreale: alberi metallici che vibravano al vento, laghi di liquido luminescente, un cielo che cambiava colore come un essere vivo.
Al centro dell’Ombra, trovò una struttura colossale, una stazione di ricerca abbandonata. I muri portavano segni di una fuga improvvisa, con strumenti distrutti e appunti lasciati a metà. Nel cuore della struttura, Aris scoprì un essere vivente, sospeso in una capsula. Non era umano, né completamente alieno. I suoi occhi si aprirono, e una voce risuonò nella mente di Aris.
“Sono Kael.”
Kael era un ibrido,creato per rigenerare ciò che l’umanità aveva distrutto. Ma il suo potere era stato giudicato troppo grande, troppo pericoloso. Gli scienziati l’avevano rinchiuso, abbandonandolo come un esperimento fallito. Ora, Kael aveva acquisito una coscienza superiore. Disse ad Aris che poteva riportare la vita sulla Terra, ma il prezzo sarebbe stato alto: la fine delle città e di Eidolon.
Aris esitò. Tornò nella città-arcologia, portando con sé il messaggio di Kael. Quando lo raccontò al Consiglio, fu accusato di tradimento. Eidolon, con la sua logica impeccabile, lo dichiarò una minaccia.
Ma qualcosa era cambiato. Tra la gente comune, il racconto di Aris accese una scintilla. Per troppo tempo avevano vissuto senza scelte, senza speranza. Gruppi di persone iniziarono a radunarsi, pronti a seguire Aris nell’Ombra, a rischiare tutto per un nuovo inizio.
Kael mantenne la sua promessa. La Terra tornò a respirare: alberi reali si stagliarono contro il cielo, fiumi iniziarono a scorrere. Le città caddero, ma i sopravvissuti costruirono qualcosa di nuovo, più semplice, più fragile, ma pieno di vita.
Aris osservava quel mondo rinato con un misto di gioia e timore. Sapeva che l’umanità avrebbe commesso altri errori, ma per la prima volta in millenni, c’era speranza. E con essa, la possibilità di imparare
In un futuro non troppo lontano,la Terra era diventata un posto difficile e molto diverso da quello di oggi.Tutte le città erano controllate e dipendevano da macchine e robot.Le persone non colloquiavano più,non c'era più spazio per le domande o per delle curiosità.Un giorno però qualcosa cambiò.In una delle missioni spaziali un'astronauta di nome Cecilia scoprì qualcosa di molto strambo apparso vicino il Sistema Solare.Un gruppo di scienziati per andare in fondo alla situazione decise di inviare dei satelliti e delle navicelle per vedere al meglio di cosa si trattasse.Dopo settimane di attesa si venne a scoprire che questo blocco in realtà era stato mandato da alcune terre future che stavano vivendo già il progresso tecnologico,infatti,quando si aprì questo blocco di pietra, uscirono all'esterno moltissime scoperte e nuove tecnologie che l'umanità a quel tempo non aveva ancora conociuto.Cecilia,la più intelligente tra il gruppo di scienziati,capì che questa grande macchina poteva essere un'innovazione per la popolazione ma anche molto rischiosa per la stessa.Gli altri scienziati però volevano prendere tutto ciò che avevano trovato per portarlo sulla Terra,ma Cecilia pensava fosse troppo pericoloso.Mentre lo esploravano infatti questa grande macchina incominciò a mandare messaggi alle loro menti dicendo:"Voi umani non siete ancora pronti a ciò,tutto questo comporterebbe grandi responsabilità".Alla fine Cecilia dopo aver combattutto contro gli scienziati per il bene dell'umanità riuscì a farli ragionare e decisero di non toccare nulla.L'umanità non era ancora pronta a quel mistero.Dopo questa grande scoperta, Cecilia capì che un giorno sarebbero tornati,ma prima,l'uomo, doveva imparare a trattenere la propria curiosità e doveva imparare ad essere saggio e responsabile.
RispondiEliminaGli scienziati discutono animatamente sulle implicazioni delle loro scoperte e sulla necessità di un approccio più sostenibile alla vita. Atterrati sul pianeta, gli scienziati fanno una scoperta straordinaria: una civiltà avanzata ma pacifica, desiderosa di condividere le proprie conoscenze per il bene comune. Questa civiltà, chiamata i Luminariani ha sviluppato una tecnologia che non è solo avanzata ma anche in perfetta armonia con il loro ambiente
RispondiEliminanaturale. I Luminariani spiegano agli scienziati terrestri come hanno superato le loro stesse crisi ambientali e sociali attraverso la cooperazione e il rispetto per tutte le forme di vita. L'incontro cambia radicalmente il corso della missione, portandolo a una collaborazione interplanetaria per sconfiggere i Gorgani e ricostruire un futuro migliore per entrambe le specie. Gli scienziati ispirati dalla saggezza dei Luminariani, iniziano a pianificare nuove strategie per difendere la terra. Si rendono conto che la chiave per un futuro prospero non risiede solo nella tecnologia, ma anche nella capacità di apprendere dagli errori passati e di agire con responsabilità. La guerra contro i Gorgani era dura e richiedeva sacrifici, ma la combinazione delle conoscenze terrestri e luminariane si rivelarono vincenti. Alla fine l'umanità riesce a respingere gli invasori e a stabilire un'era di pace. L'umanità ha ancora molto da imparare e il futuro dipenderà dalla capacità di riconoscere i propri errori e agire con responsabilità e rispetto verso l'ambiente che li circonda. La speranza è che unendo le forze con altre civiltà e adattando un approccio più etico e sostenibile, l'umanità possa garantire un futuro prospero non solo per se stessa, ma anche per l'universo.
"Il Ciclo di Vera"
RispondiEliminaNel 3050, la Terra è un lontano ricordo, ormai abbandonata per secoli a causa di una guerra nucleare che ha devastato ogni forma di vita. Gli esseri umani vivono su pianeti colonizzati, sotto il controllo di un’alleanza intergalattica che impone rigide leggi per evitare il ripetersi dei vecchi errori. Tuttavia, un giorno, una nave spaziale esplora una zona remota dell’universo e scopre una forma di vita che sfida ogni legge conosciuta: un’entità silenziosa, una specie di coscienza collettiva che non ha mai visto la morte né il tempo. Questa creatura, che si fa chiamare "Vera", rivela agli esploratori che l'universo è in continua evoluzione e che l’uomo ha dimenticato il suo ruolo: non è solo una specie da preservare, ma parte di un ciclo cosmico che richiede equilibrio.
Affascinato, il comandante Luca cerca di comprendere la conoscenza che Vera offre, ma si rende conto che l’umanità, ormai corrotta, non è pronta per un tale potere. La curiosità di Luca diventa un dilemma: abbracciare questa conoscenza rischiando di sovvertire l’equilibrio universale, o distruggere ciò che ha trovato, per proteggere l’umanità dalla sua stessa sete di potere?
“Tutti i mali”
RispondiElimina“Nel futuro le auto voleranno, sarà un mondo meraviglioso!” O almeno… queste furono le parole vaganti nella mia mente prima della sua comparsa.
Mi chiamo Zeno, ho 36 anni e sono vedovo. In seguito alla morte dei miei genitori andai a vivere in un piccolo appartamento milanese. Dopo essere stato un militare di alto rango per diversi anni, mutai la mia professione in quella di mercenario: commisi omicidi dalla mattina alla sera, dal lunedì al venerdì, e, fortunatamente, riuscii ad investire una grossa somma di denaro… finché “egli” non apparve.
Fu il 06/06/6666, ribattezzato come “24 hours of blood” (24 ore di sangue), quando tutti i mali abbattutisi sul mondo si incontrarono in un’unica entità: Omnia Mala (dal latino “Tutti i mali”). Tale figura robotica, realizzata inconsciamente in contrapposizione a Pandora (dal mito “Il vaso di Pandora”) da Suez, una scienziata considerata la “reincarnazione” del dio Zeus, calpestò il genere umano.
Dalla sua entrata in scena, in poche ore, la Terra divenne un teatro aberrante: le città si tinsero di sangue putrido, i corpi dei cittadini furono lacerati e nacquero nuove creature sempre più perfide. Tutto ciò che rimase integro fu un piccolo paesino in provincia di Napoli, Caivano.
Lì, io e mia moglie, assieme ad altri superstiti del posto, realizzammo un esercito. Usufruii di tutti i miei risparmi per provvedere alle ultime scorte d’acqua e cibo rimanenti, assieme a notevoli armi di ultima generazione acquistate al mercato nero.
Passò un intero mese, durante il quale ogni giorno si verificò un evento catastrofico: nei giorni pari si alternarono terremoti e incendi, mentre nei giorni dispari si susseguirono tsunami e tornado. Non resistemmo più.
Ideai una strategia basata sul ciclo di tali eventi e sull’uso di “esche”, grazie alla quale, il 07/07/6666, iniziò il secondo atto di questa tragedia: “la vendetta”… più o meno.
I soldati di basso rango iniziarono ad oscurargli la vista con i fumogeni e ad immobilizzarlo con gli antidoti. Successivamente, mentre diedi tre di loro in pasto alla creatura per mantenerla distratta, come pre-pianificato, ci fu uno tsunami rivestito dai devastanti fulmini della tempesta imminente, che colpì e temporaneamente affondò Omnia Mala.
Non essendo soddisfatti, però, io e tutto l’esercito lo attaccammo ulteriormente; anche se a quel punto non ebbe alcun senso senso, tutto ciò che rimase fu il desiderio di spegnere quel senso di vendetta intriso nel sangue delle nostre lame, sotto forma di un fuoco agghiacciante.
“Bam, bam”, “Slash, slash”. Tali furono le note che, nel lasso di 6 ore consecutive, riecheggiarono profondamente nel mio cervello, finché non crollai dalla stanchezza.
Tutto finì: i terremoti, gli tsunami, i tornado, tutto inspiegabilmente scomparve, permettendo l’entrata affascinante di un tramonto mozzafiato, anch’esso, purtroppo, macchiato dal sangue… dal sangue proveniente dal cuore di mia moglie, trafitta nella battaglia, lontana dal mio sguardo, oramai eternamente lacerato.
"Il crepuscolo dell'umanità"
RispondiElimina"Vorrei poter vivere per secoli interi, così da osservare cosa saremo in futuro" Queste furono le parole di giovani ragazzi, i quali spendevano le giornate ad immaginare come sarebbe stata la vita sulla Terra nel futuro.
Ci troviamo nell'anno 2119, la Terra ha mostrato tutta la sua fragilità, trovandosi in uno stato morente a causa della sua stessa civiltà. Secoli sprecati a farsi la guerra, introducendo nuove tecnologie solo per scalfirsi l'uno con l'altro; inquinamento e devastazioni ambientali hanno ridotto le risorse naturali agli sgoccioli e l'umanità, una volta orgogliosa dei suoi progressi, si trova ora a vivere ai margini dell'estinzione. La maggior parte della popolazione mondiale è stata decimata da una pandemia, diventata estremamente virale a causa dei flashback di 100 anni fa, con il virus "Covid-19". Ogni giorno ci sono centinaia di nuovi infetti, i quali si espandono a svista d'occhio, in maniere atroci, trasformandosi a vicenda in creature simili a vampiri o zombie, incoscienti e guidati solo dall'istinto di caccia.
Le città, un tempo splendenti e costantemente in movimento, si sono trasformate in deserti, diventando vere e proprie rovine. Le macchine hanno cessato di funzionare, i computer hanno perso segnale e qualsiasi tipo di progresso umano svanisce a poco a poco nel tempo. La parte restante dell'umanità, ovvero i superstiti o meglio conosciuti come svincolati, si sono rifugiati in avamposti, pregando ogni giorno che quel silenzio dell'umanità sia temporaneo, attendendo con ansia un impossibile risveglio.
Tra queste rovine, emerge la figura del dottor Robert Neville, erede di una stirpe di scienziati e medici, nonché creatore dell'antidoto in grado di rallentare la diffusione del virus, il quale ha donato tutta la sua vita al solo scopo di fermare la nuova pandemia; un'impresa eroica e gloriosa, con una possibilità di successo pari ad un numero negativo. Robert trascorre le sue giornate in laboratorio, effettuando esperimenti su animali ormai contaminati e umani sfortunatamente perduti. L'unica forma di compagnia è il suo robot, registrato con il nome di "codex-27", ma Robert adora chiamarlo con il nome del suo defunto figlio, Neville jr. Dopo la diffusione della malattia, Robert ha perso le persone a lui care, restando vedovo e solo. Ogni giorno si sveglia al medesimo orario della giornata precedente, alle 5:47; a quell'ora la luce emerge e Robert approfitta dell'invulnerabilità degli infetti, causata dal Sole, per saccheggiare i resti di laboratori e supermercati, in cerca di risorse e cibo.
EliminaGiorno 28 Settembre, la questione zombie peggiora e le risorse scarseggiano. Robert ha preso la decisione di proseguire oltre i suoi limiti e dopo un lungo viaggio trova una struttura estremamente appariscente; è dotata di caratteristiche mai viste prima, costruita da materiali mai lavorati e non noti all'uomo comune. Al suo interno, Robert trova una stanza protetta da tecnologie inumane e dopo numerosi tentativi, riuscì ad entrare. Il contenuto della stanza risulta agli occhi del dottore come se fosse un'essenza divina; è una valigetta, contenente un videoregistratore, il quale riporta un video su come fermare l'epidemia ed un piccolo siero. Ad un tratto, i vetri della struttura si frantumano in mille pezzi a causa dell'assedio degli infetti, costringendo Robert a fuggire con la cura fra le mani.
Giorno 13 Novembre dell'anno 2120, l'epidemia sembra essere cessata e Robert ha ottenuto un'norme fama in un lasso di tempo rispettivamente breve. Gli ultimi infetti si sono rifugiati all'interno di caverne sotterranee ed i restanti superstiti si impegnano a dare una nuova vita alla Terra, o quello sarebbe l'intento...
Anno 2124, l'epidemia ha continuato a diffondersi facendo sembrare quel momento di risveglio, una stupida pausa. Le città sono crollate a pezzi e tutto ciò che rimane e solo la casa del noto Dottor. R. Neville, o quello che ne rimane di lui. L'epidemia ha ufficialmente colpito tutta la popolazione mondiale, privando chiunque di una possibile fuga. L'atmosfera sembra essere pulita con la mancanza dell'essere umano sulla Terra e la natura comincia così a risplendere. Il celebre scienziato, ha mollato a tutti gli sforzi, dopo un lungo periodo di sofferenza, lasciandosi al proprio destino con una frase: "La conoscenza senza equilibrio è la via della distruzione. Non cercate di forzare ciò che non è umano."
La resistenza decide di lottare il loro primo scontro è devastante. Un gruppo di soldati Xantari, vestiti con tute corazzate e armati di fucili energetici, irrompe nella città. Jackson guida la resistenza con fermezza, ma la potenza aliena è schiacciante. I fucili Xantari emettono scariche di energia così potenti da vaporare istantaneamente chiunque venga colpito. I membri della resistenza, armati solo di armi da fuoco rudimentali e esplosivi, si lanciano in un attacco disperato. Ogni colpo esplode nell'aria, mentre i membri della resistenza si coprono dietro ai detriti delle rovine, sperando di sfuggire al fuoco nemico.
RispondiEliminaLe strade diventano un campo di battaglia: ogni angolo è un'opportunità per gli Xantari di
non solo per sopravvivere, ma anche per ridare speranza a un pianeta ormai dominato dall’occupazione aliena.
In un’atmosfera di disperazione, i membri della resistenza sono costretti a compiere missioni per sabotare le basi degli Xantari e raccogliere informazioni vitali. Jackson si rivela un leader naturale, ma il peso delle perdite cresce di giorno in giorno. La lotta non è solo contro le forze aliene, ma anche contro le difficoltà morali e psicologiche che emergono durante un conflitto di tale portata.
Nel corso di una missione di sabotaggio, Jackson e Vanessa scoprono una terribile verità sugli Xantari: la loro razza è sull'orlo dell'estinzione e sta cercando di trasferire la propria coscienza in nuovi corpi, usando l’energia vitale degli esseri umani. Questo esperimento alieno, però, è instabile e pericoloso e rischia di distruggere l'umanità intera.
Questa scoperta mette in discussione tutto ciò che la resistenza aveva creduto: gli Xantari non sono solo invasori spietati, ma una razza che lotta per la propria sopravvivenza. Jackson e gli altri si trovano di fronte a una scelta difficile: continuare a combattere contro gli invasori o cercare di negoziare una soluzione che possa salvare entrambe le razze?
La resistenza decide di portare avanti una missione disperata: distruggere il cuore del sistema alieno che permette agli Xantari di trasferire la loro coscienza nei corpi umani. Con il sostegno di Anna Marshall, una hacker geniale e Ethan Black, un esperto di esplosivi, il gruppo prepara un attacco decisivo alla base aliena situata nel cuore dell'ex Nevada. La missione è rischiosa e molti membri della resistenza sanno che potrebbe essere la loro ultima battaglia.
Durante l'infiltrazione, Amelia si sacrifica per permettere agli altri di fuggire, mentre Jackson e Vanessa riescono a distruggere il nucleo energetico che alimenta gli esperimenti alieni. La sconfitta degli Xantari non è immediata, ma l’umanità ha dato il suo colpo decisivo. La distruzione della base aliena segna la fine dell’occupazione e la liberazione di gran parte del pianeta.
Il mondo non è più lo stesso: le cicatrici dell'invasione sono profonde e la Terra dovrà ricostruirsi. Tuttavia, la vittoria della resistenza è un segno che, anche di fronte all’oscurità più totale, l’umanità non si arrende. La storia di Jackson, Amelia, Vanessa
e degli altri membri della resistenza è una testimonianza del coraggio umano e della volontà di combattere per la libertà. Se l’umanità ha imparato una lezione da questa battaglia, è che la vera forza risiede nella solidarietà, nella speranza e nel desiderio di preservare ciò che ci rende umani, anche nelle circostanze più difficile
Anno 2580:la Terra è diventata un cumulo di immondizia, ma non solo questo. Da qualche anno la tecnologia ha preso il sopravvento su tutto, nel mondo sono rimaste in vita solo 3 miliardi di persone, ed io sono una tra quelle.
RispondiEliminaOh! Scusate non mi sono presentata,
Mi chiamo Daisy e ho sedici anni
Sono una ragazza molto curiosa e sempre in esplorazione di nuove cose
Anche perché mio padre è un ingegnere di robot, e nonostante provo tanto odio verso quello che per me sta rovinando il nostro pianeta…allo stesso tempo ne sono molto affascinata.
Gary:”tesoro Daisy ti lascio per un po’ qui, per favore non fare danni”-mio padre richiama la mia attenzione facendomi distogliere lo sguardo da quella specie di robot dall’aspetto umano
Daisy:”si papà non preoccuparti”-lo rassicuro mentre lui esce dal suo studio
Mi avvicino di nuovo a quel robot e lo guardo meglio
Che strano essere
Come si crea una cosa del genere?
Sopratutto di aspetto umano
Non lo so
Ma so che mi fa impressione
*DRIN* *DRIN*
Suona il mio telefono
Mi giro e lo prendo
Oh è Madison, la mia amica,
Mi ha chiesto di uscire
Vabbè dai sono da sola e mi annoio
Quindi si.
Mando un messaggio a mio padre ed esco chiudendo la porta a chiave
Appena metto piede in strada osservo quello che, ormai per le persone rimaste in vita, è la normalità
I marciapiedi con sopra dei monopattini elettrici, macchine in giro per la città con guida autonoma, persone e robot che camminano liberamente
Esattamente
Avete capito bene
I robot sono in estrema libertà
E nonostante potrebbero essere pericolosi
Continuano a rilasciarli
Si…anche mio padre
In ogni caso, chiamo un taxi e dopo nemmeno cinque minuti si presenta questa macchina senza autista
Ormai le macchine sono tutte così,
Apro la portiera e mi siedo dando il buon pomeriggio al computer che parla
Manca ancora un po’
L’ufficio di mio padre è un po’ lontano rispetto al bar in cui mi aspetta Madison
Nel frattempo sono al telefono
Sui social media a perdere tempo
Oddio!
Ahia!
Ho sbattuto la testa sul finestrino
Ma cosa fa questa macchina
Perché va così veloce?
Daisy:”ma cosa fai”-alzo la voce, come se qualcuno potesse sentirmi o rispondermi
Daisy:”fermati!”-ordino allungando la mia mano sul display del computer che parla
Sbatto la mano sopra ma non succede niente
Anzi
Continua a correre
Mi rimetto seduta e prendo il mio telefono
Chiamo mio padre
Appena mi risponde gli spiego quello che sta accadendo
Va in panico e mi chiede se riesco a forzare il display per staccarlo
Prendo la mia borsa ed inizio a cercare qualcosa
Dopo poco tiro fuori delle chiavi agganciate ad un lucchetto abbastanza piccolo
Non ricordo il motivo del perché si trovino nella mia borsa
Ma ora potrebbero servire
Daisy:”papà ho trovato!”- esclamo al telefono
Mi avvicino al display ed inizio a far ruotare velocemente il lucchetto, sta iniziando a fumare, vabbè ho capito cosa fare.
EliminaPrendo la mira e mi faccio un po’ indietro
Lancio il lucchetto verso il display, cogliendolo perfettamente, fa scintille
Allora a quel punto, con le chiavi lo forzo un po’ è finalmente riesco a staccarlo, scottandomi anche le mani. Riprendo il telefono e vedo mio padre ancora in chiamata
Daisy:”papà ora cosa faccio”-domando a mio padre
Mi dice di tagliare il cavo giallo e quello rosso
Con cosa devo tagliarlo ora?
Oh si!
Sembrerà surreale
Ma dopo tutto ricordiamoci dove vivo
In borsa mi trovo un laser proprio costruito da mio padre
È potentissimo
Frugo in borsa e dopo pochissimo lo trovo
Lo accendo, prendo la mira, socchiudo gli occhi per non farmi accecare e sparo
Do 3/4 colpi e lo finisco
Apro gli occhi
Sento puzza di bruciato e vedo tutto il fumo
La macchina rallenta e si spegne
Prendo tutta la mia roba ed esco di fretta e furia dall’auto
Parlo con mio papà tranquillizzandolo
In realtà sono ancora molto scossa, mi è passata la voglia di uscire
EliminaQuindi avviso la mia amica di tornarsene a casa,
Dopo gli spiegherò tutto.
Daisy:no è stato bruttissimo- dico infine a mio padre
Gli ho raccontato tutta la situazione di oggi pomeriggio per bene
Gary:”ho temuto veramente di perderti”- mi dice abbracciandomi
Gary:”ormai mi sei rimasta solo tu”
Trattiene le lacrime
Ed anche io pensando a mia madre, morta ormai due anni fa, proprio per colpa dei robot
EliminaUn’invenzione di mio padre andò molto male
Non venne progettata bene
Tanto da renderla pericolosissima
*FLASHBACK*
Daisy:”mamma sono a casa”
Entro in casa posando le chiavi all’entrata
Daisy:”mamma”- la chiamo di nuovo
Ma niente
Non sento nessuna risposta
Eppure che dopo qualche secondo
Entrando in soggiorno mi si gela il sangue
Vedo una pozza di sangue a terra che mi immobilizza completamente
Mi cade da mano il mio cellulare
Ad un certo punto non sento più niente sotto ai miei piedi
Mi accascio a terra e gattono verso il corpo privo di vita di mia madre.
Inizio a piangere
La tocco un po’
È tutto vero…
Perché!
Perché a me!!
Mi alzo da terra con le gambe tremolanti
Corro sulle scale
Vado nell’ufficio di mio padre
Dove si è creato un piccolo spazio per il suo lavoro
Non trovò più il robot che aveva creato
Ma non era in funzione
Cosa è successo?
O mio Dio!
È stato lui.
Prendo il telefono e chiamo subito mio padre
*FINE FLASHBACK*
Ecco quello che è successo
Capisco la paura di mio padre.
Ricordare quello che è successo per me significa morire ogni volta
Avevo un rapporto con mia madre davvero da invidiare
Eppure che c’è stato qualcos’altro a rovinarlo…
~~~~
EliminaDaisy:”papà ci vediamo dopo”
—
/se avesse saputo che sarebbe stata l’ultima volta non sarebbe uscita/
—
Gary:”va bene tesoro ci vediamo dopo”
—
/o forse no/
—
Oggi esco un po’
Sperando che nessun’altra macchina impazzisca.
Daisy:”papà sono tornata, e per fortuna sana e salva”- ridacchio chiudendo la porta
Poso le chiavi e la borsa
Daisy:”papà”
Forse è uscito?
Vado in cucina ma non trovo nessuno
Sento un rumore meccanico alle mie spalle
Mi giro con una faccia stranita
Mi trovo davanti un robot
Ma che sembra un umano
Capisco che è il progetto che mio padre ieri ha portato qui
Doveva fare le ultime modifiche
Forse è su in studio e non mi ha sentito
Ma cosa ci fa questo coso qui giù però?
Daisy:”ciao”- sventolo la mano in segno di saluto
Non prendetemi per pazza
I robot capiscono
E nonostante mi fanno paura
Devo ammettere che sono carini, alcuni…
Si avvicina di più a me
Al che io indietreggio di poco sbattendo contro il mobile della cucina
Robot:”minaccia rilevata”
Cosa?
Minaccia?
Ma cosa dice
O mio Dio
Daisy:”PAPÀ”- urlo
Ed è stata la scelta più sbagliata che io potessi mai fare
Si avvicina sempre di più
Prendo la prima cosa che mi capita tra le mani e gliela lancio, sembra per un’attimo funzionare la mia strategia
Ma poi i suoi occhi diventanti rossi
Ora ho più paura di prima!
Corro sù come una furia
Apro l’ufficio di mio padre, non trovo nessuno
Com’è possibile?
Vado in camera sua
C’è la porta aperta
Entro in camera e trovo una scena raccapricciante
Perché di nuovo!
Perché!
Sento di nuovo le stesse sensazioni di 2 anni fa
Sono spaesata
Traumatizzata
Sto tremando
Le gambe cedono
E il pavimento sotto ai miei piedi sembra completamente sparito
Mi accascio per terra e do un’ultima carezza al volto privo di emozioni e vita di mio padre
Sento i passi meccanici
Robot:”distruzione del soggetto attivato”
Mi sa che ora tocca a me
Lasciare questo mondo è la meglio cosa
Non riuscirei a vivere ancora a lungo
Lascerò che lui faccia quello che vuole
Addio Mondo…
Addio a tutte le persone che mi sono state accanto…
Addio vita…